Fantastico il tempio bianco, l'unico in Thailandia che abbiamo incontrato durante il nostro tragitto e bellissimo il tringolo d’oro, punto d’incontro di tre diversi stati, ma proprio diversi tra loro anche se cosi vicini sulla carta: Thailandia, Myanmar e Laos. Un enorme budda di bronzo, il piu’ grande in bronzo della Thailandia meta religiosa dei locali, ci faceva da sfondo mentre noi ci aggiravamo tentando la fortuna con tutti i giochetti di draghi e quant’altro.
Un po’ piu’ in la’ il Mekong, fiume che parte dal Tibet per attraversare Cina, Birmania, Thailandia, Laos, Vietnam. Il dodicesimo fiume piu’ lungo del mondo.
Come al solito la gente locale con le sue credenze e superstizioni l’ha tramutato in oggetto sacro ed ha un particolare. Il fiume ha due colori, molto visibili l’uno dall’altro, uno marrone scuro e uno chiaro. La gente crede che il colore scuro provenga dalla Cina che prova cosi ad impossessarsene ma il colore chiaro che lo contrasta sono gli altri stati vicini, nel caso del triangolo d’oro è il Laos. Per loro va a significare gli anni di guerre e la Cina che è molto piu’ potente degli altri stati attraversati dal Mekong.
Abbiamo voluto passare un pomeriggio in Birmania e cosi il nostro fedele Tom ci ha portate al confine. Passaporto alla mano e abbiamo lasciato la Thailandia, attraversato un ponte lungo una cinquantina di metri e poi siamo così entrate in Myanmar. Gli uffici da cui siamo passate ci hanno parecchio colpito. Le guardie se ne stavano spaparanzate sulla loro vecchia poltrona, gli ambienti erano piccolissimi, molto sporchi ed addirittura con lavandino e gabinetto all’interno, ovviamente vicino alla scrivania.
Myanmar.
La differenze tra Thailandia e Birmania è visibilissima.
Arrivavamo da un posto che ci sembrava cosi povero e siamo andate in uno che lo è molto ma molto di piu’.
La gente se ne stava seduta per strada a chiedere soldi ai turisti che sono davvero pochi, alcuni di loro erano molto vecchi, con gambe mutilate, facce sfigurate o altro…
C’è una via vicino al confine piena di negozietti dove si vendono borse false, ma falsate perfettamente ed a prezzi irrisori. Molti mercanti vanno in giro con il loro carretto a vendere quello che hanno e ogni persona era assolutamente troppo insistente nel vendere. Sono bastati cinque minuti per farci scappare.
Tachilek, la cittadina subito dopo il confine, è incredibile. Le case stanno insieme per miracolo, la gente seduta per terra fuori dalle porte.
Sotto consiglio di Tom abbiamo preso un tuktuk che ci ha portato a vedere alcuni templi nella cittadina, assolutamente niente di sfarzoso, tutti molto semplici. Unica particolarita’ che al loro interno non c era solo un budda ma tre, thailandese, cinese e della birmania.
Ma una cosa bella, che mi rimarra’ sempre impressa, in Birmania l’abbiamo fatta.
Siamo arrivate ad una pagoda molto grande in cima ad una collina e li ci è stata assegnata una bambina a testa, parlavano molto bene l inglese quindi è stato facile interagire con loro. Attraverso la nostra data di nascita siamo risalite con un libro per noi illeggibile a quello che è il nostro giorno sacro della settimana, il mio era il venerdi.
Con la mia piccola guida mi sono avviata verso il mio altare, quello del venerdi.
La ragazzina mi ha seguito passo passo in un rituale carinissimo, dovevo bagnare per un certo numero di volte alcune parti del budda dell altare di fronte a me, accendere uno strano incenso e offrire dei fiori, in seguito inginocchiata davanti a Lui ho dovuto dire una preghiera e poi la bambina mi ha dato un piccolo cestello fatto di legno, al suo interno c era un uccellino. Tirando un filo il cestello si apriva e cosi è avvenuta la liberazione dell uccellino. Dopo di questo sono stata accompagnata davanti ad una grande campana e ho dovuto suonarla per 8 volte.
E’ stato bellissimo, la mia bambina mi sorrideva felice e io facevo lo stesso.
Friday
La sera siamo tornate a Chiang Rai. Doccia e via, in discoteca.
Tom ci aveva promesso una seratona nella piu’ grande e famosa discoteca dei dintorni.
Quando siamo arrivate, sulle scalinate c erano un sacco di guardie, quasi ci siamo spaventate. Eravamo le uniche turiste quella sera, tutti ci guardavano in modo strano ed alcuni ci facevano le foto. Molto presto abbiamo notato alcune cose strane, ad ogni tavolino c erano o solo uomini o solo donne… la cosa ci sembrava molto strana, eravamo finite ad una festa gay, ma lo venimmo a sapere dopo!
Un po di musica e qualche cocktails ed ecco un’altra sorpresa, la scaletta della serata prevedeva oltre alla musica da discoteca anche dei gruppi dal vivo, alcuni mooolto famosi. Eravamo stupite e divertite di essere finite ad una gay party con i gruppi piu’ famosi della Thailandia.
Tutto bene finche’ non sono arrivati questi gruppi, una noia mortale. Le canzoni erano melense, tristi proprio come tutti quei telefilm thailandesi che davano alla televisione… una roba pazzesca. Ma tutti gli altri ospiti invece impazzivano!
Nessun commento:
Posta un commento