11 maggio 2008

See ya Aussie

E' arrivato il momento.
A quante persone l'ho sentita dire questa frase.
Ora di tornare a casa, e nessuno in fondo in fondo voleva, restava con la mente dispersa chissa' dove, a viaggiare ancora...
Ed è arrivato anche il MIO di momento.
Lasciare l'Australia.
Non ci posso credere, non realizzo...
Ero partita per restare via sei mesi, poi sono diventati nove poi docidici, l ho sfruttato tutto questo visto. E mi ricordo come fosse ieri tutta la gente che ho conosciuto all' inizio che mi avvisava e mi diceva: "no no, vedrai che non torni in Italia a dicembre!" e io no, determinata, convinta. Certo che torno a dicembre, quando dico una cosa la faccio...se se.... Ne ero convinta davvero. Ma sono rimasta qui e sono soddisfatta della mia scelta, mi sarei mangiata veramente le mani se fossi tornata a casa per Natale, e anche se fossi tornata a casa a marzo, non era ora...
Sono divisa adesso, da una parte ho una gran ma gran voglia di riabbracciare tutti e dall'altra sono terrorizzata all'idea, perche capisco piano piano che sta per finire la mia avventura. Ma ora, dopo un anno prevale sicuramente il primo pensiero...
Non sono partita per scappare, sto benissimo a casa, non mi posso lamentare proprio di niente. Ho veramente tutto quello che mi serve e anche di piu', e di questo te ne accorgi veramente quando sei via, via da tutte le comodita', via da tutti quelli che prima ti supportavano, via dai genitori che ti viziavano. Adesso so veramente della fatica che si fa a lavorare e mantenersi ma so che non è impossibile neanche per me, che incoscente di tutto quel che significava la fatica o la responsabilita' sono partita... Adesso si che capisco mio papa' che non era per niente convinto della mia scelta, all' inizio non mi voleva far andare... ovvio da sola non avevo mai fatto niente e in fondo ho solo ventun anni. Adesso che mi guardo indietro capisco il perche' di tutte quelle preoccupazioni.
Partita cosi...senza un vero motivo, neanche quello dell' inglese reggeva tanto bene...partita perche' mi ero rotta le palle da alcune cose andate male e volevo cambiare qualcosa e forse non volevo piu' pensare al futuro e alle scelte che ne comporta, da quello forse si, stavo scappando. Partendo prendevo del tempo. Volevo forse mettermi alla prova anche, vedere fin dove arrivavo, vedere se riuscivo a cavarmela da sola per una volta nella mia vita, crescere anche e sorattutto. Tutti a casa mi ripetono che sono fieri di me, orgogliosi che nessuno pensava ci riuscissi, che aspettavano di vedermi tornare quasi con la coda tra le gambe dopo uno o due mesi...e invece...ma non l ho fatto per sfidare nessuno, sarebbe stato sbagliatissimo, e non mi è mai passato per la testa neanche. L'ho fatto per me, perche mi serviva per capire.
Ho capito tutto e forse niente.
Ma posso ritenermi fortunata per tutto quel che ho vissuto, momenti belli e momenti brutti compresi...
Ho imparato che si puo' tutto, o almeno ci si puo' provare e soprattutto so che non voglio rimpianti nella mia vita. Non voglio fare scelte che compromettono un sogno, dal piu' piccolo al piu' grande, solo perche sono convenienti. Voglio guardarmi indietro e dire, si l'ho fatto ed è andata bene per fortuna. Oppure. Si l'ho fatto, è andata male ma chissenefrega io c'ho provato.
Questo voglio.
Arrivato, il momento di tirare le somme.
Le mie.
Non esite una scala di voto, ma se ci fosse il mio sarebbe sicuramente tra i piu alti. Non ci sono parole, so pero' che chi l'ha vissuto con o senza di me sa di cosa parlo e puo' capire. E puo' capire anche quel che provo ora e che provero' su quell' aereo che mi porta via da qui...Sto andando in Asia per un mese ma non riesco ad esserne completamente felice...perche' so che qui non ci tornero' piu' o certo, magari ci tornero' ma non sara' la stessa cosa...no, non sara' piu' cosi.
E non voglio neanche dire, vabe' si gira pagina. Per me rimane sempre aperta, rimane un qualcosa che portero' dentro di me sempre vivo per tutte quelle emozioni che mi ha fatto provare, per tutto quello che mi ha insegnato per tutto quello che mi ha dato!
L'Aussie è una terra bellissima che mi ha fatto sentire libera, ma di una liberta' vera senza condizioni, senza limiti... fare cio' che volevo, scegliere, pensare, agire, libera punto e basta... e quando ti senti così viaggiando sulla Great Ocean Road, oppure guardando Uluru al tramonto, sdraiata su un'amaca alle Fiji, nell'acqua cristallina delle Whitsundays e in mille altri posti e situazioni giuro che sono sensazioni talmente forti che ti restano dentro e anche a distanza di mesi le senti ancora...
E mi ricordero' anche di quest ultimo mese che non è stato per niente una passeggiata, ma che mi ha insegnato qualcosa comunque, anche lui...

La voglio ricordare cosi la mia Australia......e per tradizione, non so se è tradizione o cosa ma mi piace l' idea...appendo anche io le mie scarpe ormai devastate ai fili della corrente...finito un viaggio, finita un'avventura...e' passato così un anno della mia vita...See ya Aussie!!


It's been as to hang a dream.

Domani parto per Sydney, restero' li due giorni... solo per vedere le ultime cose che mi mancano, e quell'Acquario maledetto quasi non lo voglio piu' andare a vedere.......... Peccato pero' che non trovero' Riccardo, partito a sua volta per il west, in bocca al lupo!
L'uno giugno prendo il per Bangkok. Passero' la notte in aereoporto aspettando Erica e Monica che arrivano direttamente dall' Italia. Sara' bellissimo rivederle, ne sono sicura. Il giorno dopo arriveranno anche Gaia e Viola da Sydney...partiremo subito per il nord, prima destinazione Chiang Mai...

3 maggio 2008

Melbourne



Inizio' così il primo mattino in quel di Melbourne.
Caffe' in un parco appena sopra la citta'. Niente male ah?
Eravamo arrivati la sera prima molto tardi e dopo tanto gira e rigira per trovare un posto da dormire ci siamo arresi in questo parco. Ho dormito su una panchina scomodissima e simpatici possum mi hanno fatto prendere degli spaventi mica da poco. Gia' non sono una grande amante degli animali, figurati poi quando saltano nel mezzo della notte sul muretto vicino alla panchina dove stai provando a dormire facendo attenzione a non muoverti piu' del dovuto altrimenti ti ritrovi per terra... !
Dopo il caffe' subito in citta' a cercare un ostello per le seguenti due notti. E trovato quello via di corsa a fare le turistelle in giro per le vie della citta'. I ragazzi rimsero in ostello a riposarsi mentre io e la buddy partimmo subito.
Gira e rigira, vedi questo e quell'altro.
Melbourne non è per niente male ma quando ci ero stata a giugno era deserta, a fine novembre proprio il contrario e in piu' quegli addobbi di Natale e quegli alberi mi piacevano. Ma non hanno proprio niente a che fare con il mitico albero di Natale del mio paese. Un semplicissimo pino in mezzo alla piazza con solo le luci, e quando c'è la neve diventa ancora piu' bello. Quello è un bel Natale, altro che Natale in spiaggia... no no, io resto dell'idea che un buon Natale va passato al freddo, con la neve e con un buon pranzone dalla zia Eli con tutti i parenti.

A giugno io e mia cugina Claudia eravamo state ospitate da una signora italiana della Val di Non, di cui avevo il contatto. Dopo 3 giorni in giro con il viaggio organizzato eravamo troppo contente di poter dormire in un vero letto. Un po' meno contente poi quando abbiamo visto la nostra sistemazione!
Arriviamo in questa casa tutta incasinata e sporca ma almeno era riscaldata dato il freddo che faceva, gli australiani proprio la cura della casa non sanno cosa sia. Ma vabe' ci diciamo, in fondo ci serve solo un letto.
La donna poi ci dice, venite con me vi mostro la stanza.
Ok. Ma dove sta andando in giardino? Bo.
La seguiamo.
Ci facciamo strada tra le piante del giardino che piu' che un giardino sembrava una mini rainforest e vediamo una simpatica casettina. Bello pensiamo. Pure la casetta separata, era un po malmessa a vederla da fuori ma eravamo fiduciose.
Poi entriamo.
Oh mamma.
La nostra sistemazione era una dispensa, un magazzino, una specie di cantina. Fredda, umidissima, sporchissima. E' stato il primo approccio con ragnatele e ragnacci... Abbiamo dormito tra vecchi scarponi, sci, scatoloni di cibo confezionato, casse piene di attrezzi vari... E su un materasso che non aveva proprio niente del materasso.
Disperate! In fondo eravamo solo all'inizio, arrivate da pochissimo dall'Italia, abituate alla nostra casa pulitissima e profumata, ad avere un armadio, il nostro letto comodo, la televisione in camera... ma l'abbiamo buttata sul ridere che cosa ci vuoi fare.
Se ci penso adesso come sistemazione alla fine non era neanche cosi male, diciamo che sono stata peggio in diverse occasioni...


Melbourne dall'ostello.


Claudia nella sistemazione di giugno.

Vabe' dopo questa parentesi dovuta torno a novembre.
Io e la Augu in quei giorni abbiamo fatto proprio le turiste, vai qui e li, visitina al quartiere italiano, le principali piazze, le principali vie, i principali monumenti, cammina di qua cammina di la'...
Ci sembrava di aver fatto proprio un buon lavoro.
Peccato che quando alla sera ci rincontravamo con i ragazzi che per conto loro avevano girato e... "Siete state qui ragazze? e ai giardini? e l'avete visto questo?...mah, siete ben andate a vedere quello almeno?"
...Mmmmh...No...
E pensare che loro erano perfino rimasti in ostello a fare un riposino, e in piu' avevano visto proprio tantissime cose mente noi cammina e cammina forse abbiamo perso tempo in qualche negozietto...Che roba, troppo organizzati quei ragazzi...

Comunque Melbourne è proprio una bella citta' ma non saprei dire se la preferisco a Sydney. Alla fine ci sono stata solo, in totale tra giugno ed agosto, 6 giorni. Troppo pochi.

S. Kilda, il quartiere sul mare merita, un bel lungo mare per fare una passeggiata, un bel tramonto, i pinguini che naturalmente io non ho visto, e cake shop di ogni tipo che non potevamo certo evitare...d'altronde bisogna provare tutti i sapori dei posti dove vai e se S.Kilda offriva quello perche' no? Cmq la visita mia e della Augu nella pasticceria è stata troppo da ridere...




Federation Square. Novembre.


Federation Square deserta. Giugno.




Yarra River.




S. Kilda. Cake Shop.

E salutai anche Melbourne.
Prossima destinazione: Camberra. La capitale d'Australia. La vita politica e amministrativa dell'Australia.
Quella fu una visitina veloce proprio, solo un mezzo pomeriggio.
Tutti e dico tutti giravano per strada in giacca e cravatta e con quel cartellino attaccato alla tasca che gli australiani usano mettere. Quante persone in carriera mi veniva da pensare... mi vedevo quasi anche io con la valigettina in pelle marciare velocemente nella pausa pranzo per poi tornare puntualissima alla mia scrivania.
Naturalmente fu un pensiero di un solo secondo, restavo li tranquillamente seduta a guardar camminare a passo veloce tutti questi impiegati. Lavorate pure voi che io non ne ho voglia per adesso... ma finirono presto i soldi per cambiai idea!
Ad ogni modo durante il tragitto ci beccammo anche un bell'acquazzone ma passato questo ci aspettava l'ennesimo bellissimo tramonto che illuminava le colline dietro di noi di un rosso accesissimo.
L'ennesima bella sensazione vedendolo.
Non so come mai ma i cieli d'Australia hanno un qualcosa di diverso...se è sereno sono di un azzurro piu' intenso, se c'è un tramonto il rosso è acceso come mai l'avevo visto prima...boh...c'hanno un qualcosa di diverso.











Da Camberra a Sydney non abbiamo fatto altro che attraversare verdi distese come quella qui sopra. Bei posti senza dubbio ma niente a che vedere con le mie montagne.

E il viaggio finì così, con l'arrivo a Sydney...

Un po' di amaro in bocca mi era rimasto devo dir la verita'. L'avrei proprio fatta questa inversione a U ma non ci pensavo piu' di tanto perche' avevo una gran voglia di visitare la citta' di cui tutti quanti mi avevano parlato benissimo... Ma mi sono resa conto che le citta' non fanno per me, almeno non quelle così grandi e non per un lungo periodo. Certo che è un posto bellissimo, offre tanto, e come citta' è vivibilissima se pensi che in 15 minuti raggiungi il mare, che ci sono tanti parchi dove ti puoi rillassare ecc. Ma bo, non fanno per me tutti quei palazzi e i grattacieli. Forse parlo così perche' ho vissuto per lo piu' in centro, se fossi stata piu' a Bondi o Coogee da qualche altra parte magari la penserei diversamente.
Ma di Sydney ho comunque ricordi bellissimi, anche tra i grattacieli!